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Un corriere napoletano di 37 anni è stato condannato a due anni di carcere con un percorso di recupero e risarcimento del danno da definire in un processo separato. La decisione è stata presa dalla prima sezione del Tribunale di Nocera Inferiore, presieduta dalla dott.ssa Cinzia Apicella, riguardo a un caso di aggressione sessuale avvenuta a Scafati.
Il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto una pena più severa, chiedendo tre anni e mezzo di carcere durante la fase di requisitoria. Tuttavia, i giudici hanno deciso per una riduzione della pena, tenendo conto di vari fattori, tra cui il riconoscimento della colpevolezza da parte dell’imputato e il suo impegno a partecipare al programma di recupero proposto.
La vittima, una giovane liceale residente a Scafati, ha fornito un coraggioso contributo durante il processo identificando il suo aggressore in aula, nonostante il tentativo di quest’ultimo di negare le accuse mosse nei suoi confronti. La dinamica dell’aggressione è stata delineata durante le udienze processuali: l’uomo, durante una calda giornata estiva del 2018, avrebbe costretto la giovane a subire violenze sessuali in strada, in pieno giorno. I fatti sono avvenuti a Scafati, nei pressi di via Luigi Cavallaro, di giorno.
Nonostante la violenza subita, la vittima è riuscita a reagire e a trovare una via di fuga, allontanandosi, correndo, dall’aggressore e denunciando l’accaduto alle autorità competenti. Il coraggio dimostrato dalla giovane ha consentito ai carabinieri di avviare un’indagine dettagliata che ha portato all’identificazione e all’arresto dell’aggressore.
Durante il processo, sono emerse prove significative, tra cui la testimonianza della vittima e la conferma della presenza del furgone del corriere nel luogo e nel momento dell’aggressione. Questi elementi hanno contribuito alla decisione dei giudici di condannare l’imputato.
La comunità di Scafati ha seguito con attenzione lo svolgimento del processo, condividendo solidarietà e sostegno alla vittima e alle autorità nella lotta contro la violenza di genere. La condanna del corriere rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di giustizia per la vittima e nella promozione della sicurezza delle donne nella società.
Il corriere condannato è stato pertanto destinato a un percorso di recupero per affrontare le sue azioni e contribuire al suo reinserimento nella società. Nel frattempo, la determinazione del risarcimento del danno sarà oggetto di ulteriori valutazioni in una fase successiva del procedimento giudiziario.
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