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Ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani, il Sindaco Aliberti punta il dito contro la Regione.

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Il Sindaco Pasquale Aliberti interviene in merito agli esiti del Consiglio d’Ambito dell’EDA Salerno per la gestione rifiuti che, pochi giorni fa ha approvato la relazione illustrativa della modalità di gestione del servizio di igiene urbana del bacino di affidamento del Sub Ambito Distrettuale “Agro Settentrionale” (ex art.14 D.Lgs. 201/2022) stabilendo di affidare il servizio tramite procedura a evidenza pubblica.

Una scelta – ha dichiarato il primo cittadino di Scafati – adottata senza tener conto delle  esigenze e volontà dei Comuni di Scafati e Angri. Pur rilevando nella delibera prodotta la recente richiesta dei comuni di Angri e Scafati di avvalersi della possibilità di costituire il Sub Ambito, Il Consiglio  ha ritenuto comunque di procedere in ragione delle scadenze ristrette che la Regione aveva determinato con l’ultima L.R. 19/2023. È scandaloso che altri sindaci possano decidere anche per quei Comuni che nel Sub Ambito di appartenenza rappresentano più della maggioranza, in termini di numerosità di popolazione. È una delibera, quella approvata dal Consiglio d’Ambito, dalla quale emerge la volontà del Presidente di questa regione di gestire i rifiuti attraverso i suoi uomini, quelli che ha utilizzato in questi anni nelle partecipate e con le quali ha gestito il suo potere sul territorio. Carrozzoni creati solo per fare clientelismo politico a spregio di una gestione del ciclo integrato dei rifiuti che risponda alle esigenze di un territorio vasto come Scafati, attraverso partecipate del Comune solide da un punto di vista dei bilanci. La ‘monnezza’ produce ricchezza. Ecco l’accelerata da parte della Regione per bastonare quei comuni che rappresentano limoni da spremere certamente non nell’interesse delle comunità. Avevamo discusso di recente anche in Consiglio comunale della volontà di svincolarci dal Sub Ambito, per autogovernarci rispetto al tema dei rifiuti, rispetto ad un pef che non sarebbe determinato da noi ma strutturato in modo standardizzato senza possibilità di intervenire. Avevamo già detto “no” ad un Comune che con queste modalità diventerebbe mero esattore di un ciclo integrato dei rifiuti determinato da altri, chiedendo l’imposta comunale ai cittadini senza poter determinare il servizio, senza avere la possibilità di svolgere al meglio le attività di raccolta dei rifiuti ma anche di pulizia dei marciapiedi, di spazzamento delle strade e di decespugliamento, al centro e in periferia. Ritengo, vista la manifestata volontà in seno ai rispettivi Consigli comunali da parte dei due maggiori comuni e quindi della maggioranza del Sub Ambito, di procedere diversamente, che si poteva concedere un po’ di tempo per dare la possibilità ai Comuni di produrre tutti gli atti conseguenti e rimandare questa decisione. Invece hanno deciso di proseguire in modo celere e, soprattutto, per il momento solo per questo Sub Ambito. Mi sembra una chiara posizione politica rispetto alla quale credo bisognerà iniziare una nuova battaglia legale, insieme al Comune di Angri e al sindaco Cosimo Ferraioli, per impugnare quella delibera e consentirci di conservare quell’autonomia di cui Scafati e Angri hanno bisogno per poter avere città pulite come i cittadini meritano”.

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