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Scafati Basket. La storica promozione in B2 del 1995: “Duri a morire”.

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(In foto. In piedi, da Sinistra: Bartolo Pistocco, Gioacchino Langella, Giuseppe Grimaldi, Vincenzo Cimminiello, Gerardo Aliberti, Andrea Trombino (Allenatore, Poi Sostituito Da Angelo Ciracì. Seduti, Da Sinistra: Alfonso Girota, Vincenzo Cannavacciuolo, Antonio Pagano, Andrea Jurich, Michele Cardella)

A cura di Guglielmo Formisano

Alla fine del primo turno (20 novembre 1994) delle Elezioni Amministrative di Scafati in cui, per la prima volta, era prevista l’elezione diretta del Sindaco, il Dott. Antonio Accardi, con 11462 voti (43,4% – liste collegate 12594 voti, pari al 49,1%) aveva preceduto il Dott. Nicola Pesce, che aveva ottenuto 9001 voti (34,1% – liste collegate 7245 voti, pari al 28,3%). Il turno di ballottaggio (4 dicembre 1994) registrò la riscossa di Pesce il quale, con 11264 voti (51,9%) superò Accardi (10449 voti, 48,1%) e divenne primo cittadino rimpiazzando Domenico Pagano.

Poco più di due mesi prima, dopo il brillante piazzamento (sesto posto) dell’anno precedente in Serie C e il successivo sdoppiamento della categoria in Serie C1 e C2, il Presidente e lo staff societario del C.S. Scafati Basket (nel quale figurava Nello Longobardi) non avevano badato a spese per allestire una squadra di tutto rispetto e in grado di puntare alla promozione in Serie B2. Questi i volti nuovi: ANDREA IURICH, 184 cm, play, classe 1970, proveniente dal Comiso (B2), preciso ed elegante nel tiro, con presenze anche in Serie A, a Forlì; VINCENZO CIMMINIELLO, 198 cm, pivot, classe 1969, proveniente dal Taranto (B2); GIUSEPPE GRIMALDI, 199 cm, pivot, classe 1965, proveniente dal Nuoro (B2), che garantiva peso ai rimbalzi, esperienza e punti; MICHELE CARDELLA, 190 cm, play, classe 1975, proveniente dal Battipaglia (B1), con l’intento di dare respiro a Jurich; ALDO FESTINESE, 199 cm, pivot, classe 1975, proveniente dalla Partenope Napoli. A completare il roster ANTONIO PAGANO, GIOVANNI TRAMONTI (capocannoniere nella stagione precedente) ALFONSO GIROTA, VINCENZO CANNAVACCIUOLO, ENRICO GARGIULO, LUCA LOMBARDI e LUIGI STAIANO, guidati dal giovanissimo (25 anni) coach ANDREA TROMBINO, l’anno prima viceallenatore del Battipaglia in Serie B1. Il regolamento prevedeva una sola promozione (Serie C1, Girone G, 16 squadre) con play-off (due su tre) tra prima contro quarta, seconda contro terza e spareggio finale, sempre due su tre, tra le vincenti. I tifosi (come scrivevo in un articolo sul mensile “la Città” datato settembre 1994) sarebbero stati “LiBeri di sognare (con la B rigorosamente evidenziata in maiuscolo e in grassetto).

L’inizio del campionato fu tutt’altro che incoraggiante; il gioco non decollava per cui, dopo la terza sconfitta in 10 partite (Francavilla-Scafatese 73-71), Trombino fu sostituito dal più esperto ANGELO (detto “Lillo”) CIRACÌ. Nonostante un grave infortunio ai legamenti subìto da Cimminiello e i problemi fisici di Tramonti, la squadra si riprese e raggiunse il San Severo ma la sconfitta a Vasto, alla penultima (79-66) rischiò di compromettere la rimonta e consegnò il primo posto ai pugliesi, con questa classifica finale: San Severo punti 44, C.S. Scafati Basket 42 (21 vittorie e 9 sconfitte, di cui una sola casalinga, contro il Ferrazzano), Ostuni 38, Corato 38, Francavilla 38. La semifinale contro l’Ostuni fu molto ostica (61-57, 67-70, 74-68); lo Scafati raggiunse la finale dopo tre partite tiratissime.

Nella prima finale, in trasferta, a San Severo, i gialloblé si imposero con 7 punti di scarto (67-74); il 28 maggio 1995, nel secondo confronto, in un Palazzetto di Via Oberdan rovente e incandescente, gli uomini di Ciracì, con una prestazione superba, sconfissero i rivali (86-75); i ricami di Andrea Iurich, la freschezza di Aldo Festinese, i rimbalzi prepotenti di Beppone Grimaldi, le spallate di Gioacchino Langella, le entrate visionarie di Alfonso Girota, la schiacciante superiorità atletica di Aliberti e le bombe del capitano, Antonio Pagano, non lasciarono scampo agli avversari: fu centrato il traguardo, tanto atteso e sospirato, della Promozione in Serie B2.

Confesso che, quando rivedo le immagini dell’ultima gara riprese e poi rimontate con la mia telecamera grigio-perla (con sottofondo musicale “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori e con  incipit “Antonio Pagano come Mike D’Antoni: a 36 anni ancora protagonista”), mi emoziono ancora come un adolescente, come se il tempo si fosse fermato il 28 maggio 1995 in quel vecchio palazzetto di Via Oberdan: i nostri “supereroi”, come il poliziotto John Mc Clane (interpretato da Bruce Willis in uno dei film più visti dell’anno) e come il Dott. Nicola Pesce, non si erano mai arresi ed erano stati, innegabilmente, “DIE HARD – DURI A MORIRE”.

A cura di Guglielmo Formisano

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