Skip to content

Scafati. Striscione per Giulia, gli studenti: “È un fallimento per tutti”.

Pubblicato il

“È un fallimento per tutti. Giulia vive!!!”, recita così lo striscione affisso fuori la scuola dagli studenti dell’ITI Pacinotti di Scafati e dal gruppo Vecchio Stampo, in memoria di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa dal ragazzo pochi giorni fa e il cui caso ha sconvolto il paese intero.

Uno striscione che vale tanto, sia per il messaggio che lancia, sia per chi lo ha affisso: studenti probabilmente più giovani della vittima, che hanno sentito il bisogno di parlare, di esprimersi, di fare la loro parte.

Quello di Giulia è, purtroppo, l’ennesimo caso di femminicidio che si registra in Italia. I dati solo allarmanti. Secondo i dati del Viminale aggiornati al 12 novembre scorso, in Italia si sono verificati 285 omicidi quest’anno, con 102 vittime donne, 103 se contiamo anche Giulia Cecchettin. Di queste, 82 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, di cui 53 per mano del partner o ex partner.

Giulia, 22 anni, che doveva laurearsi giovedì scorso in Ingegneria biomedica non tornerà più a casa. È stata uccisa con diverse coltellate alla testa e al collo nonostante abbia tentato di difendersi fino alla fine.

“Non provo rabbia, non provo nulla.

Io penso alla mia Giulia che per me ormai non c’è più”.  Sono le uniche parole che stamani ha detto ai giornalisti Gino Cecchettin, padre di Giulia, uscendo dalla sua abitazione a Vigonovo (Venezia).

Già oggi il tribunale regionale di Naumburg potrebbe cominciare a esaminare la richiesta di estrazione di Filippo Turetta. Il 22enne ha già acconsentito alla misura. La fuga del presunto assassino di Giulia Cecchettin è finita ieri vicino a Lipsia: aveva terminato soldi e benzina; non ha opposto resistenza alla cattura. Ieri sera fiaccolata per Giulia a Vigonovo, presenti anche i genitori dell’accusato. Oggi manifestazione a Padova, con la sorella della vittima.

Storia

Sport