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Scafati. Real Polverificio nel degrado, previsto incontro tra le parti.

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Il Real Polverificio Borbonico di Scafati sempre più fatiscente, la pioggia si infiltra dentro la struttura mentre l’area circostante è una palude. Non termina lo stato di degrado in uno dei principali siti culturali della città scafatese. La pioggia degli ultimi mesi ha estremamente degradato l’impianto strutturale del Polverificio, riuscendo addirittura a corrodere i solai presenti ed entrando nella struttura, con sale allagate. L’area antistante inoltre presenta una situazione paludosa, con il verde non curato che diventa una cloaca a cielo aperto con la pioggia.

Il fenomeno di deterioramento del sito culturale è iniziato ormai da diversi anni nell’abbandono pratico degli enti. Durante la prima amministrazione Aliberti attraverso progetti specifici il Polverificio aveva una sua identità pubblica anche grazie ad una ristrutturazione generale della struttura e dell’area circostante voluta dalla Soprintendenza di Salerno. A tramonto dell’esperienza conclusa nel 2017 per infiltrazioni mafiose la struttura è iniziata ad essere abbandonata, con la commissione straordinaria che non mise nulla in campo, impegnata nelle famose vicende amministrative e giudiziarie. La scorsa amministrazione politica del sindaco Cristoforo Salvati in un primo momento ha provato a recuperare il valore e il rilancio sociale della struttura attraverso una serie di eventi a fianco di associazioni e realtà del territorio, ma al tempo stesso non ha mai avuto modo di presentare un progetto di riqualificazione strutturale del Polverificio, inaccessibile nei suoi spazi interni. Le crisi politiche andate avanti da settembre e il conseguente periodo elettorale hanno ulteriormente allontanato l’azione amministrativa dal sito culturale, arrivando così alle immagini virali degli ultimi giorni.

All’inizio dell’anno la cittadinanza attiva si è anche riunita in un comitato di associazioni per provare a smuovere il dibattito pubblico verso il futuro, culminati finora con due incontri specifici con il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel. Nell’area insiste da tempo anche una diatriba dialettica tra l’ente culturale, l’amministrazione e la sovrintendenza di Salerno sulla possibilità di gestione del bene condivisa o meno. Un’altra sfida quindi per il terzo mandato alibertiano, con il primo cittadino che nel mese di campagna precedente le urne ha più volte ribadito l’intenzione e la necessità di avviare processo di esternalizzazione dei servizi di gestione e cura del Polverificio Borbonico. Nelle ultime ore c’è stata anche una telefonata con il Parco Archeologico pompeiano, con un incontro formale previsto negli ultimi giorni.

Alfonso Romano

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