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Scafati. Un altro furto al Fondo “Nicola Nappo”, confiscato alla camorra.

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Impianto audio e strumenti agricoli rubati dal Fondo Agricolo “Nicola Nappo”, le denunce degli ortolani della legalità. La scorsa domenica pomeriggio all’interno del bene confiscato in via Nuova San Marzano, l’ultimo di una serie di costanti atti di natura intimidatoria.

Erano le 14:30 quando un uomo ha forzato le entrate della sede principale del fondo agricolo, iniziando un vero e proprio raid, rubando decespugliatori, altri elementi per la cura del verde e parte dell’impianto audio solitamente legato all’area pic-nic. Una tragedia per una comunità che è stata tartassata sin dall’insediamento nel 2018 nelle terre di vecchia proprietà del clan Galasso.
Il dato più preoccupante è però la reticenza di furti ed effrazioni, ormai a cadenza giornaliera.

“Non troviamo più la serenità. Ogni settimana si intensificano questi attacchi, che riguardano anche auto danneggiate e la sparizione di nostri effetti personali. Noi andiamo avanti ma iniziamo ad avere paura, chiediamo allo Stato di mostrarsi vicino a noi, cercando di individuare i colpevoli di questa persecuzione” ha dichiarato il presidente di Alpaa e dell’Ats “Terra Viva”, Giuseppe Carotenuto, che continua: “La camorra qui ha perso e faremo di tutto per ribadirlo. Continueremo ad essere aperti a tutta la città con speranza e legalità”.

Gli inquirenti sono a lavoro sul caso, anche se è difficile provare a risalire ad eventuali identità vista l’assenza di una sistema di videosorveglianza. Gli attivisti ragionano di un’installazione nei prossimi giorni per dare una prima risposta in termini di sicurezza, ma tanto passa anche dalla ristrutturazione delle strutture immaginate da un progetto di oltre un milione di euro e che vede il comune di Scafati protagonista. Un vero peccato, visto che il fondo agricolo Nicola Nappo è un progetto sociale sempre più in crescita, con un orto sociale composto dall’impegno di oltre 80 cittadini e un’area pic nic che tornerà ad essere vissuta in occasione del prossimo lunedì in Albis.

Alfonso Romano

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