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Tutti assolti perché il fatto non sussiste. E le quote della società Cesarano Pompe Funebri Srl dissequestrate. La sentenza di primo grado smonta tutto il castello accusatorio nei confronti dei soci dell’impresa funebre di Castellammare di Stabia. Dopo quasi quattro anni di inferno, costati anche un’interdittiva antimafia, i soci dell’azienda di via Napoli sono stati assolti con formula piena.
Saturno Cesarano, i due cugini Alfonso Cesarano, Giulio Cesarano, Catello Cesarano e Michele Cioffi erano accusati a vario titolo di imporre il monopolio sul territorio stabiese grazie all’appoggio del clan D’Alessandro. Le accuse mosse dalla Dda di Napoli sono state completamente smontate, tanto che il collegio giudicante ha disposto anche il dissequestro delle quote societarie della Cesarano Pompe Funebri Srl, la cui attività è stata completamente sospesa dopo oltre un secolo di attività nel campo delle onoranze funebri.
L’azienda, infatti, era attiva dal 1910 e l’attività è proseguita fino al 2019, quando è stata coinvolta dall’inchiesta dell’antimafia. Ora la sentenza di assoluzione con formula piena nei confronti di tutti i soci ridà speranza alla famiglia Cesarano.
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