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Scafati. Emergenza senzatetto, tanti italiani. Casa Francesco in prima linea.

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Il freddo gelido delle ultime settimane, aggrava ancora di più la condizione dei senzatetto ed aumenta la necessità di aiutarli con un pasto caldo e un tetto sotto il quale trascorrere almeno le ore notturne. Su questo è da sempre attiva la parrocchia di Don Peppino De Luca che con il progetto La Casa di Francesco accoglie da anni decine di clochard e persone che hanno solo bisogno di un posto in cui stare, per non restare in strada. E non è un dato da sottovalutare che la maggioranza di questi sono italiani, la cui condizione è mutata solo recentemente, per via di dipendenze, problemi psichici, litigi in famiglia, ecc.
Nelle ultime settimane gli “eroi” de La Casa di Francesco hanno attenzionato la storia di Antonio, un uomo bulgaro, che a causa della sua dipendenza dall’alcool non poteva più stare a casa dalla sua famiglia ed aveva deciso di vivere in strada. “Un uomo pacato, che non vuole dare fastidio” racconta chi lo ha conosciuto. Ed infatti, anche per convincerlo a trascorrere la notte con gli altri senzatetto non è stato semplice. Alla fine ci sono riusciti e da diversi giorni Antonio non sta bevendo.
“Quello che cerchiamo di trasmettere da sempre – spiega Don Peppino De Luca – è che La Casa di Francesco non deve essere solo un servizio, ma una mentalità, che passa anche attraverso le segnalazioni che le persone ci fanno. Quando non possiamo, per vari problemi, accoglierli nella struttura, interveniamo con una coperta calda e un pasto caldo. Purtroppo ci sono situazioni croniche, con problemi anche psichici: persone quasi “fantasma”. C’è bisogno di una forte riflessione insieme a tutti gli enti preposti per la risoluzione del problema. È impossibile che nel 2023 ci siano ancora situazioni di degrado così forte”.

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