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Choc, incendio ad un altro sito trattamento rifiuti. Il Ministro: “Siamo sotto attacco”

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Ancora un incendio. Questa volta è toccato ad un impianto di trattamento rifiuti di Santa Maria Capua Vetere che, nella serata di ieri, è stato protagonista di un incendio che mandato in fiamme decine di tonnellate di materiale. Si tratta dell’ennesimo disastro ambientale che avviene in Campania.

Una settimana fa era andato in fiamme uno stabilimento a Marcianise e, nei mesi scorsi, altri due non troppo distanti da lì. Quello di ieri, quindi, è il quarto incendio che avviene in Campania nel giro di pochi mesi.

L’impianto di Santa Maria è collocato di fronte al carcere, nella zona di San Tammaro. In linea d’aria è a neanche un chilometro di distanza da Marcianise, luogo del primo incendio. Sul posto sono intervenuti diverse squadre di vigili del fuoco da tutta la provincia di Caserta, da Napoli e anche da Frosinone.

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa martedì scorso in Prefettura a Caserta aveva ribadito che  i prefetti stanno formando una banca dati di tutti i siti  a rischio. Appena saputa della notizia dell’incendio allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook.

“Siamo sotto attacco. Il territorio lo è. Tutti noi cittadini lo siamo – ha scritto il Ministro –  un altro incendio, sempre più grande, sempre nello stesso territorio.  E sempre in un impianto di stoccaggio di rifiuti. Quello che abbiamo ipotizzato e che abbiamo cercato di fermare mettendo i siti in una lista ad hoc, di siti sensibili, presso le prefetture, come sorvegliati speciali, ecco non basta.  C’è una precisa strategia criminale in atto ed è arrivato il momento che non solo il Ministero dell’Ambiente scenda in campo, come ha fatto dal primo giorno e continuerà a fare ogni giorno, ma tutto il governo sia presente con tutti gli strumenti a disposizione.

Questi criminali  – ha aggiunto Costa – incendiano per costringerci a una nuova emergenza … vogliono inginocchiare lo Stato. Ma noi non torniamo indietro e li vogliamo vedere marcire in carcere.  Lo Stato siamo noi … loro sono solo lo scarto della criminalità. Avvelenano il territorio, e i concittadini, per i loro sporchi affari.  Faremo sentire tutta la nostra forza. Carabinieri, indagini serrate, anche l’esercito se necessario: bisogna presidiare il territorio, far sentire alla criminalità organizzata i muscoli dello Stato, non lasciare soli i cittadini, mai. Tutto il governo – conclude il Ministro dell’Ambiente –  deve essere presente in Terra dei Fuochi, e tutto il governo sarà presente. Non siete soli. Non lo sarete mai”.

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