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EMERGENZA RIFIUTI A SCAFATI: CASO DI SCABBIA ACCERTATO.

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Condizioni igienico sanitarie impossibili, rischio malattie elevato con un caso accertato di scabbia, scatta la denuncia degli operatori dell’Acse. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi il quotidiano Metropolis.

“Siamo sempre più esposti al rischio di agenti biologici, abbiamo scritto una lettera all’amministratore Daniele Meriani e al Responsabile del servizio protezione e prevenzione, ingegnere Paolillo. La situazione non è più sostenibile. Chiediamo il ripristino delle condizioni igieniche necessarie per poter operare in sicurezza”.

E’ questo l’ennesimo segnale che conferma un’emergenza che sta vivendo la città di Scafati. Una questione, quella dei rifiuti, che negli ultimi mesi è stata fortemente al centro del dibattito cittadino. Specialmente sui social network quasi quotidianamente gli utenti pubblicano foto di buste della spazzatura non ritirata, di mini discariche abusive, ed affini.

La scabbia è una malattia contagiosa della pelle. Si verifica tra gli esseri umani e in altri animali. È stata classificata dalla Organizzazione Mondiale della Sanitàcome una patologia legata all’acqua. È causata, principalmente, dall’acaro Sarcoptes scabiei, un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che si inocula sotto la pelle del soggetto colpito provocando un intenso prurito allergico. L’infestazione negli animali causata da specie di acari simili viene chiamata “rogna sarcoptica”.

La malattia può essere trasmessa da oggetti, ma più spesso dal contatto diretto pelle-pelle, con un elevato rischio dopo un contatto prolungato. L’infestazione iniziale richiede da quattro a sei settimane per diventare sintomatica. Poiché si riscontrano sintomi allergici, oltre al ritardo nella presentazione si ha anche un significativo ritardo nel sollievo dopo che i parassiti sono stati sradicati. La scabbia crostosa, precedentemente conosciuta come scabbia norvegese, è una forma più grave d’infezione spesso associata alla immunosoppressione.

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