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INCENDIO SULLA SS268: PAURA ALLO SVINCOLO DI ANGRI

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Un incendio ha interessato lo svincolo di Angri della SS 268. Il rogo ha impaurito e non poco gli automobilisti in transito. Sul posto, fortunatamente, sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme. Quello degli incendi, è una problematica che con il caldo, e con l’arrivo dell’estate, aumenta sempre di più.

L’area vesuviana nelle ultime settimane è stata interessata da diversi roghi, alcuni sospetti. Ecco l’analisi del Corriere del Mezzogiorno.

“A terra ci sono ancora orme di scarponi. Decine, forse centinaia di passi lungo un sentiero di terra vulcanica al quale si arriva da via Zabatta, una provinciale lunghissima che da Ottaviano porta fino a Boscotrecase e da lì alla Panoramica, nel cuore del parco nazionale del Vesuvio. Nelle ragnatele di strade laterali, quando cala la notte è buio pesto: le vie non hanno luce e non sono asfaltate, eppure ci sono segni delle ruote di auto che vanno e vengono. Percorrendo quelle strade a piedi, dopo meno di dieci minuti, si arriva alle pinete sterminate di alberi di nocciole e di pini dove perdere l’orientamento è facilissimo, ma che al calar del sole diventano un luogo sicuro per abbandonare veleni. Il Vesuvio è proprio di fronte, imponente e silenzioso. A centocinquanta metri da quel punto, la puzza acre di bruciato è ancora fortissima e dà fastidio alla pelle, al naso e agli occhi. Fino a pochi giorni fa, su per quel sentiero, c’era l’inferno con fiamme altissime e fumo denso. Oggi però non c’è solo la cenere della vegetazione sparita nel nulla, ma anche rifiuti. Tonnellate, raccolti in cumuli in centinaia di zone, nel cuore della riserva protetta”.

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