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SCAFATI. PD: “INSERIRE IL PIP NELLE OPERE PUBBLICHE DA REALIZZARE”.

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La nota del Partito Democratico di Scafati:

La Commissione straordinaria, con i poteri della Giunta comunale, ha deliberato il 15/03/2018 l’adozione del programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020.
Esprimiamo soddisfazione e apprezzamento per la scelta giusta e doverosa di inserire tra le opere programmate la realizzazione del Polo scolastico – la cui mancata costruzione è il simbolo dell’inefficienza e della corruzione della giunta sciolta per infiltrazioni camorristiche – e l’adeguamento funzionale di numerosi dei plessi scolastici che insistono sul nostro territorio comunale. Sono questi segnali importanti, che guardano al futuro della nostra Città, ed in particolar modo alle giovani e prossime generazioni.

Dobbiamo però sottolineare come la soppressione dell’intervento relativo alle Opere di Urbanizzazione del PIP è un grave errore, che potrebbe pregiudicare lo sviluppo e la capacità occupazionale della nostra comunità. Tale intervento, infatti, negli ultimi anni era sempre stato inserito per l’importo di circa 27 milioni di euro, anche a seguito della candidatura ai finanziamenti regionali. Oltretutto parliamo di un’opera per la quale l’Ente dispone di una progettazione esecutiva, e che in ogni caso poteva essere eventualmente suddivisa in stralci funzionali, con l’inserimento di almeno una parte. Sul piano programmatico, quindi, nei prossimi tre anni si rischia di rinunciare a qualsiasi ipotesi di rilancio e risoluzione delle problematiche del PIP: i cui suoli sono di proprietà del Comune, ed il cui indennizzo totale agli espropriati ancora in attesa non può che passare per un utilizzo dei terreni stessi.

Chiediamo, dunque, la modifica del programma triennale adottato, con l’inserimento nello stesso delle suddette Opere di Urbanizzazione del PIP. E ribadiamo la necessità di perseverare con la programmazione e la realizzazione di un’opera fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della nostra città, insistendo sul fronte regionale ed europeo per i doverosi finanziamenti, e continuando a verificare la possibilità dell’inserimento della nostra area industriale nel contesto delle Zone economiche speciali della Regione Campania.
In ogni caso, bisogna puntare e lavorare ad una attuazione ordinata ed urbanisticamente corretta, evitando ipotesi pasticciate e dannose quali la retrocessione dei terreni, vendite ed edificazione diretta senza la realizzazione delle opere di urbanizzazione.

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