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Scafati. Il Sindaco di Scafati si è dimesso, ecco cosa succede adesso.

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Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha annunciato le sue dimissioni insieme a quelle dell’intera Giunta comunale, segnando un momento di svolta nella politica cittadina. Una crisi interna alla maggioranza, caratterizzata da divergenze e mancanza di prospettiva comune, ha portato il primo cittadino a questa decisione. Tuttavia, secondo la normativa vigente, le dimissioni di un sindaco non diventano immediatamente definitive: esiste un periodo di 20 giorni, definito “vacanza politica”, in cui il dimissionario può ritirare le proprie dimissioni.

Le ragioni della crisi politica.

Nel suo comunicato, il Sindaco Aliberti ha sottolineato come, nonostante i 17 mesi di intenso lavoro per il rilancio di Scafati, le divergenze con alcuni consiglieri comunali abbiano progressivamente compromesso il clima di collaborazione. Questi dissapori, maturati all’interno della maggioranza, hanno reso impossibile continuare a governare serenamente.

Il tentativo di Aliberti di ristabilire un dialogo istituzionale con la sua squadra di governo non ha avuto l’esito sperato. Alla vigilia di un Consiglio comunale cruciale per deliberare su temi importanti per la collettività, Aliberti ha dichiarato di voler fare un passo indietro per favorire un clima di riflessione e confronto.

Il periodo di riflessione: cosa prevede la legge.

Con la presentazione delle dimissioni, si apre ora una fase di 20 giorni in cui il Sindaco può valutare se ritirarle o confermarle. Questo periodo, previsto dall’articolo 53 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), è stato pensato per consentire ai sindaci di verificare se ci siano margini per ricucire fratture politiche o ottenere nuovi equilibri in Consiglio comunale.

Durante questi giorni, sarà cruciale capire se la maggioranza e le forze politiche coinvolte saranno in grado di ritrovare una convergenza. Aliberti ha fatto appello al senso di responsabilità del Consiglio comunale, chiedendo un impegno al di là delle appartenenze partitiche per il bene della comunità.

Possibili scenari per il futuro.

Se, al termine dei 20 giorni, il Sindaco non dovesse ritirare le dimissioni, la legge prevede che il Comune venga commissariato, con un commissario prefettizio incaricato di gestire l’amministrazione fino alle prossime elezioni. Questo scenario sarebbe particolarmente delicato per Scafati, una città che, secondo le parole di Aliberti, ha bisogno di stabilità e coesione per affrontare le sfide del rilancio del territorio.

Nel frattempo, resta aperta la possibilità che il Sindaco e la sua ex maggioranza riescano a trovare un accordo per proseguire il mandato, evitando così l’instabilità amministrativa.

La crisi politica di Scafati rappresenta un momento decisivo per il futuro della città. I prossimi 20 giorni saranno fondamentali per comprendere se il dialogo e il senso di responsabilità prevarranno, consentendo alla Giunta Aliberti di tornare a governare, o se si andrà verso una nuova fase di commissariamento. I cittadini, nel frattempo, osservano con attenzione, sperando che si possa trovare una soluzione nell’interesse della comunità.

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