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Scafati. Uccise la sorella a martellate, condannato ad 11 anni di carcere.

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Era il 14 marzo 2022, quando in un’abitazione di famiglia a Scafati, durante una lite probabilmente legata a questioni economiche e di eredità, un uomo di 62 anni colpì a martellate la sorella di 58 anni. La situazione degenerò, e l’uomo colpì la sorella alla testa con un martello trovato nell’appartamento. La donna fu soccorsa e trasportata all’ospedale di Nocera Inferiore, dove fu operata d’urgenza, ma le sue condizioni si aggravarono fino al decesso avvenuto cinque mesi dopo.

Per lui, invece, ebbe inizio il procedimento giudiziario che si è concluso pochi giorni. La sentenza, arrivata dopo due anni di processo, ha portato alla condanna dell’uomo a 11 anni di carcere, una pena inferiore rispetto ai 24 anni richiesti dal pubblico ministero per omicidio volontario. I giudici, accogliendo la linea difensiva che ha escluso l’esistenza di aggravanti, hanno ridotto la pena.

La tesi della Procura sosteneva che l’uomo avesse intenzione di uccidere la sorella, ma la difesa ha contestato l’assenza di premeditazione, convincendo i giudici a ridurre la pena rispetto a quanto richiesto dall’accusa.

Il 14 marzo 2022, in un’abitazione di famiglia, i due fratelli si erano incontrati per discutere. La situazione è degenerata, e l’uomo ha colpito la sorella alla testa con un martello trovato nell’appartamento. La donna è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Nocera Inferiore, dove è stata operata d’urgenza, ma le sue condizioni si sono aggravate nei mesi fino al decesso.

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