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Fiume Sarno. Il Ministero chiede una relazione sulle acque, Aliberti: “Nuova terra dei fuochi”

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Anche il Ministero dell’Ambiente, rispondendo alla denuncia del Sindaco di Scafati di potenziali pericoli e danni per la salute umana e alla richiesta di interventi urgenti volti a fronteggiare la grave situazione di emergenza ambientale del Fiume Sarno, interviene nella vicenda. Dopo le interlocuzioni del Sindaco Aliberti avute a Roma con il Governo, con una nota a firma del Direttore Generale, Giuseppe Lo Presti, il Ministero dell’Ambiente chiede all’Autorità di Bacino Appennino Meridionale, alla Regione Campania e all’Ente Idrico Campano di relazionare per le parti di propria competenza sulle problematiche evidenziate e riguardanti la qualità delle acque, le opere infrastrutturali del sistema fognario e le  operazioni di dragaggio.

Nello specifico, questi sono i quesiti richiesti nella nota del Ministero dell’Ambiente entro il 4 ottobre:

“- in merito alla qualità delle acque, anche considerata l’esistenza di uno specifico master plan per il fiume Sarno, quali misure siano adottate al fine di migliorare la situazione garantire che le acque raggiungano gli obiettivi ambientali previsti dalla Direttiva 2000/60/CE. Si richiedono altresì informazioni sullo stato di attuazione del citato master plan e sui finanziamenti disponibili;

– in merito alle criticità del sistema fognario, quale sia lo stato di attuazione degli interventi volti anche al superamento delle criticità segnalate;

– in merito alle problematiche del rischio inondazione, quale sia lo stato di attuazione degli interventi volti al superamento delle criticità segnalate”.

Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Di fronte al tentativo della Regione Campania di nascondere dati fondamentali per il nostro territorio e per i trentanove comuni attraversati da una bomba ecologica come il fiume Sarno, addirittura mascherando nel report della società Geoconsultlab la pericolosità dei metalli e degli idrocarburi rinvenuti nelle acque con un mero “errore di battitura”, abbiamo intrapreso tutte le strade possibili per arrivare alla verità e tutelare i cittadini. Dopo la relazione tecnico scientifica del Prof. Giordano che confermava la presenza di metalli cancerogeni nelle acque del Fiume, inviata dal sottoscritto all’attenzione di tutti gli organi competenti compreso il Ministero dell’Ambiente con il quale ho interloquito anche a Roma attraverso il vicepremier Tajani, finalmente arriva l’azione del Governo. Da oggi sulla questione ‘ inquinamento’ il Governo sarà l’unico nostro interlocutore, visti gli impegni disattesi da parte della Regione, le inutili riunioni e tavoli tecnici che servivano solo a fare propaganda politica. La Regione Campania e il Presidente De Luca, si impegnino a rispondere alla nota del Ministero dell’Ambiente sul tema dell’inquinamento e dei lavori strutturali per il suo disinquinamento. Risponda De Luca, perché la competenza è sua, mentre a noi tocca la responsabilità della denuncia politica come abbiamo fatto fino ad oggi.

 Nel frattempo, noi non ci fermeremo: abbiamo concordato con il Prof. Giordano di realizzare il primo studio sull’incidenza dell’inquinamento del Fiume sui tumori, sulle patologie  dismetaboliche e malformazioni genetiche nel territorio dei trentanove comuni delle tre province attraversate dal Sarno, chiedendo le SDO (scheda di dimissione ospedaliera) dei pazienti delle strutture ospedaliere del nostro territorio. Saremo noi a provare la connessione tra Fiume Sarno e morti per patologie tumorali che in questa parte di territorio hanno una frequenza maggiore rispetto ad altre zone d’Italia. Dimostreremo che bisogna intervenire subito in questo territorio che appare sempre di più un’altra ‘Terra dei fuochi’ .

Con il Prof .Giordano e la Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine ci faremo promotori, inoltre, di un approccio One Health della salute che rappresenta una modalità innovativa di affrontare le prossime sfide della salute globale. Questa visione dà il via a un importante cambio di paradigma, e sottolinea quanto l’interconnessione tra la salute umana, quella animale e quella dell’ambiente sia fondamentale”

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