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Scafati. Giardino urbano “Jhonny Cirillo”, aprono i cancelli: possibilità di messa alla prova per gli imputati.

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Giovedì 25 Luglio, nel ricordo di Giovanni Cirillo “Jhonny”, sarà inaugurata la prima trance di lavori del progetto di giardino urbano su un fondo di più di tremila metri quadri messi a disposizione dall’ingegnere Domenico Cuomo e dalla sua famiglia. L’area si trova alle spalle della parrocchia San Francesco di Paola a Scafati, guidata da Don Peppino De Luca, promotore dell’iniziativa. Sarà un giardino, uno spazio aperto alla città, dedicato agli uomini e alle donne che hanno voglia di ricominciare attraverso la possibilità della messa alla prova e la pena alternativa. “Vi racconteremo la voglia di vivere di Giovanni, spenta troppo presto da quel mostro che si portava dentro. Cercheremo di dare ad altri una possibilità a lui negata. Con i colori della nostra terra, proveremo a raccontare le storie belle che ha incrociato, le lacrime ma soprattutto i sorrisi che ha acceso. La nostra comunità, con l’associazione “Emmaus” e il Masci Scafati 2, si sente chiamata a prendersi cura di questo giardino come un luogo in cui creare relazioni, crescere e confrontarsi”.

Con la legge 67 del 2014, è stata introdotta la messa alla prova nel sistema penale italiano. Nel corso di un procedimento penale, per reati non gravi, l’imputato può chiedere che il processo venga sospeso con l’impegno di iniziare un percorso, stabilito di concerto con l’Ufficio dell’Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E), che consiste principalmente nell’esecuzione di lavori di pubblica utilità.

La messa alla prova rappresenta una proposta differente rispetto alle misure alternative di detenzione, come l’affidamento ai servizi sociali o la detenzione domiciliare. In questi casi, infatti, il processo segue il suo corso fino al giudizio. Dopo aver stabilito la colpevolezza dell’imputato, se ci sono i requisiti necessari e se la pena da scontare è inferiore ad una certa soglia, egli può chiedere l’accesso ad un percorso alternativo al carcere. Si tratta di una possibilità di ultimare il tempo della pena all’esterno, data a coloro che ne hanno già scontata una parte in carcere.

“La nostra comunità, – spiega Don Peppino De Luca – da diversi anni, accoglie persone, giovani e meno giovani, per svolgere questo tipo di percorso alternativo, così come il tribunale dei Minori ha affidato alle nostre attenzioni i percorsi di reintegro sociale di alcuni ragazzi. Nel ricordo di Giovanni Cirillo, il nostro “Jhonny”, inauguriamo un nuovo progetto per l’affidamento ai servizi sociali e per la  messa alla prova: un giardino urbano su un fondo di più di tremila metri quadri messi a disposizione dall’ingegnere Domenico Cuomo e dalla sua famiglia. Sarà un giardino, uno spazio aperto alla città, dedicato agli uomini e alle donne che hanno voglia di ricominciare la propria vita. Vi racconteremo la voglia di vivere di Giovanni, spenta troppo presto da quel mostro che si portava dentro. Cercheremo di dare ad altri una possibilità a lui negata. Con i colori della nostra terra, proveremo a raccontare le storie belle che ha incrociato, le lacrime ma soprattutto i sorrisi che ha acceso. La nostra comunità, con l’associazione “Emmaus” si sente chiamata a prendersi cura di questo giardino come un luogo in cui creare relazioni, crescere e confrontarsi. Un giardino che diventerà un nuovo punto di vista da cui guardare il mondo”

Il progetto del giardino è di Pio Lorenzo Cocco, giovane architetto scafatese. I lavori sono già iniziati e il 25 luglio sarà inaugurata la prima parte del giardino, per poi procedere con la piantumazione degli alberi. Sarà un giorno di festa.

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