Skip to content

Scafati. L’ANPI ricorda i partigiani che liberarono la città dai nazisti.

Pubblicato il

L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani con alcune cartoline commemorative dell’ottantesimo anniversario ricorda la Liberazione di Scafati dal nazifascismo del 28 settembre 1943. Un piccolo ricordo per onorare la Medaglia d’Oro alla Resistenza e il supporto decisivo alle truppe Alleate della banda partigiana scafatese.

Come a Napoli, dove dal giorno precedente la popolazione già combatte contro i tedeschi, a Scafati il 28 settembre del 1943, durante la seconda guerra mondiale, i suoi cittadini danno vita ad uno dei primi atti di ribellione Partigiana in Italia. I partigiani scafatesi non solo fanno intelligence per l’Esercito Inglese ma partecipano attivamente anche agli scontri. In particolare impegnano i tedeschi, nella difesa del ponte in piazza a Scafati, impedendone la distruzione fino all’occupazione inglese, determinando in maniera concreta l’esito positivo dell’operazione.

Se ciò non fosse avvenuto, con molta probabilità il territorio sarebbe stato vittima di violenti attacchi bomba, come accaduto in altre zone d’Italia, dove l’avanzata degli alleati è stata bloccata dalle truppe tedesche.

Il gruppo partigiano, guidato da don Vittorio Nappi, fu denominato “28 settembre”. In ragione di quelle imprese, la città di Scafati è stata inserita nel novero delle città decorate al valore militare per la guerra di liberazione ed insignita il 9 maggio 1994 della Croce di guerra al valor militare, per i sacrifici dei suoi cittadini e per l’attività nella lotta partigiana.

Ecco i nome degli eroi scafatesi, il gruppo di partigiani che salvò la città, e non solo, ricordati dall’ANPI:
Vittorio Nappi, Ubaldo Nappi, Vincenzo Abbagnale, Carmine Bonaduce, Alfonso Berritto, Pasquale Bruno, Domenico Catalano, Oreste Catalano, Giuseppe Catapano, Giuseppe Cavallaro, Gennaro De Martino, Graziantonio Fiore, Alfonso Freddo, Antonio Langella, Tommaso Lustro, Italo Nappi, Paolo Panariello, Raffaele Raiola, Emanuele Romano, Pasquale Sansone, Ernesto Tammaro, Francesco Vitiello, Antonio Vittorino.

Storia

Sport