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Scafati. Ladri al Fondo Nappi, le associazioni scendono in piazza.

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Associazioni e rappresentanti del mondo sindacale pronti a scendere in piazza il prossimo 29 Aprile dopo i continui raid che hanno colpito il Fondo Agricolo Nicola Nappo, bene confiscato al clan Galasso. Una situazione diventata ormai insostenibile non solo per gli ortolani, ma per tutta la cittadinanza che non sopporta più di veder assaltato quello che dovrebbe rappresentare un baluardo di legalità del territorio.

Pochi giorni fa la struttura principale dell’area è stata oggetto ad una vera e propria operazione della criminalità, che dopo aver sfondato una finestra è stata capace di rompere un muro per trasportare diverso materiale tra cui un trattore. Solo due settimane prima sempre dei delinquenti si erano introdotti in quella casetta, rubando strumenti dell’area pic nic. Tantissimi sono stati sentimenti di sdegno e paura ma anche di solidarietà e supporto.

Da qui l’idea di programmare un vero e proprio corteo per le strade della città, che da piazzale Aldo Moro per arrivare in piazza Vittorio Veneto. Un percorso breve ma rappresentativo, in un momento pubblico che si prospetta partecipato e sicuramente rilevante, anche tenuto del clima di campagna elettorale che sta colpendo il paese. La carovana della legalità vedrà come protagonisti il segretario Generale Flai CGIL Giovanni Mininni, il presidente di Libera contro le mafie Don Luigi Ciotti e il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, personalità nazionali che hanno più volte negli scorsi anni visitato il modello sociale più grande della provincia di Salerno.

L’obiettivo è di provare attraverso questa iniziativa a risvegliare un animo cittadino ma soprattutto istituzionale, visto che nell’area regnano ormai da anni difficoltà burocratiche e la mancanza di un sistema di videosorveglianza. “I continui attacchi della criminalità organizzata al fondo agricolo Nicola Nappo, bene confiscato e restituito alla collettività, meritano una risposta. Nei primi quindici giorni di aprile ci sono stati due gravi atti di sabotaggio, che intensificano una sequenza di danneggiamenti analoghi che accompagnano dagli inizi la vita del Fondo Nappo” hanno dichiarato gli attivisti sui social “Rappresentano il modo attraverso il quale la mafia, qui come altrove, tenta di impedire la valorizzazione sociale ed economica dei beni che le vengono confiscati. Non ci faremo intimidire, non ci fermeranno”. “Un momento importante di legalità sul nostro territorio che dovrà diventare megafono per una città da anni ormai assaltata da una violenza sistematica” è l’intervento del presidente del circolo Arci Cortocircuito Lorenzo Coppa, che aggiunge “Speriamo di non vedere una passerella anacronistica della politica e dei candidati sindaci, ma anzi di assistere ad un patto di responsabilità per il futuro”.

L’ultimo colpo messo a segno la notte tra domenica e lunedì 17 aprile, quando dalla struttura principale è stato trafugato un bottino dal valore superiore ai diecimila euro. I delinquenti, in gruppo, vista la dinamica del colpo, hanno sfondato una finestra della casa centrale per poi rubare quanta più strumentazione possibile legata all’area pic nic e a quella agricola. Si registra in questo il furto di un trattore e di due gazebi di valore, oltre che di una quantità massiccia di bevande immagazzinate. Per fuggire con la refurtiva i delinquenti sono stati costretti a rompere parte di una parete della casa, dal quale hanno potuto con relativa facilità trasportare il risultato del sacco compiuto. Un colpo che per sua natura assume i caratteri della programmazione, alimentando paure e preoccupazioni degli attivisti e della cittadinanza in generale. Solo due settimane prima si registrava un furto dalle dinamiche simile all’interno del Fondo Nappo, mentre nella città di Scafati la cronaca scandisce ritmi non più quotidiani, ma quasi orari per l’ondata di criminalità che sta invadendo il paese che tornerà al voto il prossimo 14 e 15 di Maggio.

Alfonso Romano

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