
L’impegno messo in campo dall’associazione “Prendiamoci per mano” di Scafati è costante. Lo dimostrano le tantissime attività che i volontari portano a termine insieme ai ragazzi con sindrome di down e le famiglie, con le quali c’è una continua collabolazione e confronto. Iniziative che rendono sempre più concreta l’integrazione degli iscritti nella società.
Negli ultimi mesi i ragazzi sono stati impegnati con un corso si ballo, con l’insegnante Lella, e la collaborazione della Kir Royal Club e della Blue Caribe che hanno fatto sì che il gruppo si allenasse in strutture adeguate e di ottimo livello. Un corso che ha poi portato alla partecipazione della prima gara OPES, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, nella categoria balli di gruppo, che ha riscosso grande successo, sia per il momento di aggregazione, sia per la soddisfazione dei ragazzi nel mettersi in gioco e ottenere ottimi risultati.
Ma non solo ballo. Nei mesi scorsi gli iscritti di “Prendiamoci per mano” hanno collaborato anche con l’associazione Teatrale “Ma chi c’ò ffa fà” ed il Laboratorio di Teatro Professionale di Ciro Villano, noto attore napoletano, con il quale i ragazzi hanno potuto confrontarsi e prepararsi.
Lo spettacolo si è poi tenuto presso il teatro San Pietro di Scafati. E così alcuni ragazzi dell’associazione sono andati in scena in “Quel taccagno di papà e Inferno 3.0”, spettacolo in due atti unici scritto da Ciro Villano e tratto dalle opere di Dante e Moliere.
Ma nella sede di “Prendiamoci per mano” sul corso Nazionale a Scafati, le attività sono tantissime e variano tra loro. Ad inizio anno, ad esempio, alcune fotografie con i ragazzi sono diventate un calendario dell’associazione che gli stessi iscritti hanno poi consegnato in giro per la città. Molto emozionante la visita e la consegna del calendario a Don Gennaro, nuovo parroco della chiesa madre Santa Maria delle Vergini.
“Vedere sorridere i ragazzi e stare bene è la conferma che il nostro impegno è necessario – commenta il dott. Giovanni Iervolino, presidente dell’associazione Prendiamoci per mano – La loro soddisfazione e i tanti momenti di aggregazione e integrazione, sono la forza che ci spinge a fare sempre di più. Siamo felici di essere diventati un punto di riferimento per le famiglie dei ragazzi con sindrome di down, non solo a Scafati. Spesso infatti collaboriamo e ci confrontiamo anche con altre realtà, per accrescere le nostre conoscenze e poter dare supporto a quante più persone possibili. Ringrazio tutti i volontari che ci aiutano con grande passione”.