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Uniti per il cuore di Mariarosaria

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Al via una raccolta fondi per consentire alla bambina campana un delicatissimo intervento chirurgico a BOSTON.

Si registra una  mobilitazione generale per sensibilizzare quante più persone possibili ad effettuare donazioni in danaro sulla piattaforma www.buonacausa.org/cause/unitiperilcuoredimariarosaria ; da famosi calciatori, personaggi del mondo dello spettacolo, ma anche del mondo dell’imprenditoria, partendo da una nota struttura di Pompei dove Maria Cavallaro, madre della bambina lavora, stanno adoperandosi per fare rete e raccogliere quanto più possibile nel più breve tempo possibile. È, infatti, una corsa contro il tempo come è marcato nella comunicazione dei Dottor Del Nido e Dottor Marx del dipartimento di cardiologia del Boston Children’s Hospital  diretta al padre di Mariarosaria, Giuseppe Graziuso. È urgente intervenire da qui a massimo tre mesi: in ballo c’è la vita della piccola Mariarosaria, ma soprattutto evitare il trapianto. Unica speranza è appunto il dipartimento di cardiochirurgia pediatrica del Boston Children’s Hospital, negli Stati Uniti, centro di altissima specializzazione per la ricerca e la cura di cardiopatie congenite complesse, nonché primo centro mondiale per il trattamento della cardiopatia.

Mariarosaria è una bimba di otto anni affetta da una grave e rarissima cardiopatia congenita complessa TRASPOSIZIONE CORRETTA DEI GROSSI VASI (LTGA).  La bambina non ha una vita uguale agli altri bimbi, basti pensare che ha una terapia farmacologica importante e non può affaticarsi.

Mariarosaria ha subito due interventi preparativi di bendaggio per preparare il cuore a subire un ultimo intervento doppio switch arterioso intervento rischioso di circa 16 ore con pericolosità scala 5 che è il valore più alto.

Dopo tutto questo travaglio senza soluzione, i genitori sono riusciti ad aprire un canale di comunicazione con il BOSTON CHILDREN’S HOSPITAL dove il professore Pedro J Del Nido direttore e capo del dipartimento di chirurgia cardiovascolare, supportato dal dottor Gerard Marx, hanno dato disponibilità ad intervenire per dare speranza di vita alla piccola Mariarosaria.

I costi proibitivi dell’operazione, anche se in parte garantita dal sistema sanitario nazionale, sarebbero stati difficili da pareggiare da parte della famiglia di Castellammare di Stabia e l’unico modo per provarci è stata attivare questa grande rete di solidarietà.

L’invito al mondo dei media e del giornalismo è quello di divulgare il più possibile questa comunicazione. Anche un piccolissimo contributo può aiutare a salvare una vita.

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