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Scafatese Calcio. I presidenti in 100 anni di storia fino a Giordano.

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L’estate canarina si apre con una svolta epocale: a quasi venti anni dal suo primo insediamento in giallobleu e a dodici di distanza dal suo ritorno Vincenzo Cesarano lascia la Scafatese, ponendo di fatto fine a un’era, una delle più longeve nella storia del calcio dilettantistico. Al suo posto l’imprenditore Michele Giordano sarà a capo del nuovo assetto societario e dirigenziale e proverà a costruire non solo una squadra competitiva ma, soprattutto, una società importante, che possa lavorare benissimo anche fuori dal rettangolo verde . Nell’augurare al nuovo patron canarino un buon lavoro e nell’omaggiare il vecchio Presidente Vincenzo Cesarano ripassiamo un po’ di storia calcistica locale con una carrellata dei più grandi presidenti di questi cento anni:

UGO E GUIDO ROMANO – Padre e figlio, entrambi cuori canarini, entrambi con una visione calcistica, economica e sociale all’avanguardia, avanti anni luce nella Scafati dei inizio anni ’60. Il boom economico fa da sfondo storico, quindi, a una grande e innovativa Scafatese, organizzata secondo dogmi ancora attuali nel mondo aziendale, figurarsi quello calcistico. La tragica scomparsa di Guido Romano, figlio del commendatore, fu un vero fulmine a ciel sereno che pose fine a uno dei più interessanti progetti sportivi mai visti sulle rive del Sarno. A loro è intitolato il piazzale antistante lo Stadio.

VITTORIA, CRETELLA E DESIDERIO – Dopo l’abbandono di Romano si successe un tris di Presidenti quali Angelo Vittoria, Luciano Cretella e Francesco Desiderio: si è nel pieno dei favolosi anni ’60 in cui l’Italia eccelle praticamente in tutto, anche nello sport. Il Bologna di Haller e Bulgarelli vince il suo ultimo scudetto, l’Inter di Herrera trionfa due volte in Coppa dei Campioni e diventa la prima squadra italiana a laurearsi campione del mondo; entrambe le compagini, inoltre, fanno la loro conoscenza con la città di Scafati affrontando, al “Comunale”, proprio la Scafatese. Storica la foto a centrocampo in cui il capitano giallobleu Francesco Carotenuto stringe la mano e scambia il gagliardetto con il Pallone d’Oro Luisito Suarez.

GIOVANNI CHIAVAZZO – Arrivano gli anni ’70 e portano in dote un’altra pagina di storia esaltante: Giovanni Chiavazzo restituisce il giusto entusiasmo alla piazza e costruisce una delle squadre che più hanno toccato il cuore dei supporters canarini, quella che nel 1975/76 riuscì a tornare in Serie D frazie alle magie dei vari Terreri, Lambiase, Alfano, Ferrara, Santosuosso, Pedone, D’Elia e, soprattutto, Gaetano Bottaro, bomber implacabile e punta di diamante di una compagine imbattibile.

ROBERTO PASCALE – Il Presidente con la P maiuscola. Roberto Pascale ha vissuto un rapporto di odio e di amore con la piazza calcistica scafatese, probabilmente troppo criticato durante gli anni ’90, sicuramente rimpianto in seguito. Per lui parlano soprattutto i dati e le imprese, come i tanti anni disputati tra Interregionale e Serie D, la vittoria in coppia con Fabrizio Buscè del campionato di Eccellenza 1999/2000, l’enorme competenza calcistica, la capacità di scegliere giovani prospetti da plasmare e trasformare in professionisti modello. La sua è una delle presidenze più lunghe dei cento anni canarini e chissà dove si sarebbe potuti arrivare se il suo sapere sportivo fuori dal comune fosse stato supportato da qualche investitore più lungimirante.

CORRADO SCARLATO – Nell’intermezzo delle due epopee targate Cesarano la Scafatese si trasforma sotto il profilo societario: una dirigenza estesa e numerosa mette sul tavolo un budget da capogiro e fa vivere alla città le annate più esaltanti della storia recente. Il presidente eletto è Corrado Scarlato; nel 2006 la Scafatese si qualifica ai playoff di Serie D, già di per sé miglior piazzamento degli ultimi 40 anni, ma nel 2007 addirittura arriva l’impresa della vittoria del campionato e il ritorno tra i professionisti a quasi 60 anni dall’ultima volta. Seguono tre anni di Serie C senza nessuna retrocessione sul campo e tanti calciatori importanti passati in maglia giallobleu, ma la favola si infrange nell’estate del 2010 quando, sotto il profilo economico e gestionale, vengono al pettine tanti nodi, e la Signora del Calcio Campano è costretta a rinunciare al suo quarto anno tra i professionisti, che le spetterebbe di diritto, per ripartire addirittura dalla terza categoria.

VINCENZO E SEBASTIANO CESARANO – Torna al timone Vincenzo Cesarano, per tanti anni uno dei presidenti più amati dalla tifoseria: iscrive la squadra all’ultimo gradino della gerarchia calcistica e comincia la risalita: nel 2013 la Scafatese è già in Eccellenza, prima sfiora i play off, poi li centra l’anno successivo; sembra la giusta crescita che pu riportare i canarini in alto, ma la retrocessione del 2016 è una ferita ancora aperta che crea un solco tra dirigenza e città, non ricucito nemmeno dopo la vittoria del campionato di Promozione del 2018. Il momento migliore dell’era Cesarano, però, è datato 2003/04, nella sua prima esperienza in giallobleu: al primo anno al timone, infatti, il Presidente costruisce una corazzata che trionfa nel campionato di Eccellenza, guidata da Giampiero Nocera come allenatore e trascinata in campo da Scarano, Santaniello, Malgieri, i Fratelli Infante, Ambruoso e il mai dimenticato Raffaele Scala, andato via troppo presto a causa di un beffardo destino. Piazza Vittorio Veneto torna a colorarsi magicamente di giallobleu

INIZIA L’ERA GIORDANO – L’uscita di scena ai play off nell’anno del centenario hanno posto fine all’era Cesarano che ha lasciato il titolo in mano al Sindaco Cristoforo Salvati. Inizia l’era di Michele Giordano, imprenditore appassionato di calcio e di sport che si è presentato subito con l’obiettivo di allestire una società importante, in grado di coinvolgere una città che ha fame di calcio. Aspettando di vedere cosa dirà il campo esprimiamo un grosso augurio al nuovo patron.

Pasquale Formisano

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