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Piano comunale del verde urbano.

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Strumento essenziale per migliorare la qualità della vita nelle città

La cronaca giornalistica della politica locale spesso è incentrata sul dibattito che intercorre tra le varie componenti politiche presenti nei vari consigli comunali allo scopo di favorire una pianificazione del territorio tesa a realizzare nuovi insediamenti industriali, centri commerciali o edilizia residenziale – sempre meno si parla di edilizia sociale. Queste realizzazioni, per il passato, non sempre hanno prodotto uno sviluppo economico e occupazionale, anzi, talvolta, sono clamorosamente falliti lasciando in dote alle generazioni a venire solo cemento e asfalto, ovvero spreco di fondi di opere incompiute e “cattedrali nel deserto”.
Una dialettica politica che non di rado è priva di sensibilità ambientale; incentrata a realizzare solo opere che determinano il consumo del suolo, senza tener conto quanto sia importante rispettare il verde e il paesaggio rurale che caratterizza le periferie delle città.
Questa breve riflessione mi permette di illustrare, in forma sintetica, l’importanza che assume per un Comune avere un Piano del Verde Pubblico, previsto dalla Legge n. 10 del 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Quanto di seguito verrà rappresentato, non ha la pretesa di essere un quadro esaustivo sull’argomento, ma solo un incipit per sottolineare l’importanza del Piano Comunale del Verde ai fini del contenimento dei problemi, sempre più preoccupanti che incombono sull’ambiente urbanizzato e, inoltre, vuole anche essere da stimolo a chi ha l’obbligo di realizzarlo.
Il Piano Comunale del Verde Urbano è uno strumento essenziale per migliorare la qualità della vita nelle città. Creare spazi naturali all’interno del contesto urbano, oltre che migliorare la qualità della vita, è necessario per rendere possibile la sopravvivenza dell’uomo nell’ambiente artificiale che caratterizza le nostre città.
Il Piano ha la finalità di dare qualità e naturalità agli spazi urbanizzati e antropizzati, valorizzando il paesaggio identitario secondo criteri di progettazione dell’arredo urbano che deve integrarsi con elementi architettonici e del verde. Tutti elementi indicativi della Convenzione Europea del Paesaggio, che tra l’altro ha anche previsto che la pianificazione del verde deve essere un’opportunità di partecipazione e condivisione con le comunità locali.
La redazione del Piano Comunale del Verde prevede prioritariamente la ricognizione del verde pubblico esistente ed esaminare la consistenza e lo stato di manutenzione, dando indicazioni su eventuali interventi di riqualificazione.
Il medesimo Piano, inoltre, prevede la creazione di percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde.
Esso è integrativo del Piano Regolatore Generale e serve a progettare il territorio in modo ambientalmente sostenibile, tenendo conto delle sue svariate funzioni:
– Ecologia-ambientale
– Sociale-ricreativa
– Culturale-didattica
– Estetico-architettonica.
Auspichiamo quindi che per il futuro tutti i comuni realizzino i Piani e che lo sviluppo delle nostre città possa avvenire in un’ottica di salvaguardia del verde pubblico e di mantenimento del suolo naturale.

Alberto Voccia

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