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Scafati. Lite violenta tra vicini: aggredito con una spranga di ferro.

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Tragedia sfiorata per una lite tra vicini, ex guardia giurata aggredita con una spranga di ferro. Dopo la fuga, l’aggressore è stato rintracciato: aveva precedenti penali ed era già costretto al regime degli arresti domiciliari per altri reati.

Alcuni giorni fa un ex guardia giurata è stata aggredita alle spalle da un proprio vicino che lo ha colpito violentemente con una spranga di ferro. La vittima si trovava in via Budi, nei pressi della propria abitazione, ed era intenta a verificare la lettura del contatore dell’acqua, insieme ad un operatore della Gori, prima di subire l’aggressione. L’uomo, dopo aver colpito l’ex guardia giurata, si sarebbe scagliato anche contro la moglie, accorsa sul posto in aiuto del marito. Secondo il racconto di alcuni conoscenti, i due, avrebbero avuto in passato già diverse discussioni, ma mai si era arrivati a questo punto.

L’aggressore è stato fermato da alcuni vicini e, dopo il raptus di follia, sarebbe andato via, girovagando per la città in stato confusionale. Da lì sarebbe partita una sorta di “caccia all’uomo” da parte dei parenti della vittima che, fortunatamente, ha riportato solo alcune lesioni, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Completamente sconvolto anche l’operatore della Gori che si trovava sul posto solo per effettuare una normale lettura del contatore. Determinante sarà proprio la sua testimonianza, rilasciata fino a tarda sera, presso la tenenza dei Carabinieri di Scafati. I militari, guidati dal comandante Gennaro Vitolo, stanno cercando di ricostruire l’intera dinamica della lite e, soprattutto, i minuti in cui è avvenuta l’aggressione. Intanto, l’uomo che avrebbe colpito l’ex guardia giurata con una spranga di ferro, è stato rintracciato e fermato.

Si tratterebbe di un soggetto con precedenti penali e già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per altri reati. Dopo le denunce, era stato chiesto in via d’urgenza di convertire la misura dei domiciliari con la detenzione in carcere. Il giudice, però, non avrebbe accolto l’istanza, probabilmente considerando che l’uomo vive in casa insieme a due figli minori, di cui uno disabile.

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