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Scontro tra Santonicola e Salvati, sindaco scrive all’Ordine dei Medici.

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In questi giorni è stata pubblicata una lettera scritta dal dottor Vincenzo Santonicola, stimato medico scafatese, indirizzata al sindaco, anch’egli medico. Quest’ultimo ha deciso di rispondere, segnalando inoltre l’accaduto all’Ordine dei Medici. Di seguito i due testi.

Lettera del dott. Santonicola:
“Caro Sindaco, dr. Salvati, MEDICO, ti scrivo per darti uno ” scossone”. La situazione emergenziale nella nostra Città, che nelle ultime ore è salita alla ribalta delle cronache, ha preso una brutta piega. L’attesa non è assolutamente la giusta “arma”, in questa tragica vicenda. Il poi faccio o per meglio dire il” NON SAPER FARE”, ci porterà al TRACOLLO TOTALE. Ti scrivo come ” Medico di Famiglia”, preoccupato!! Il numero dei contagi è in aumento continuo. Duecento (200) persone, in quarantena, tra cui positivi al Covid-19 in quarantena obbligata, sintomatici e che non sono stati mai contattati da nessuno, se non dal proprio “Medico di Famiglia “, per monitorare il loro stato di salute e in assenza di alcun tipo di protocollo terapeutico…..rimanendo in attesa del “destino”. Diamoci uno scossone tutti, coordiniamo le strategie, facciamo sentire la nostra voce, e TU per primo…chiedi AIUTI a chi è più “ferrato”…a chi ha più capacità. Da solo o circondato da INCOMPETENTI, ti porterà solo ad essere COMPLICE di un TRAGICO EPILOGO. Forza Cristoforo “RINSAVISCI”.”

Risposta del Sindaco di Scafati: “Resto senza parole per la diffusione sui social di un intervento del dottor V. Santonicola, estrapolato artatamente da una chat riservata ai componenti dell’associazione medica “T. Anardi” da qualcuno che, evidentemente, non ha altro obiettivo nella vita se non quello di delegittimare le istituzioni, creando allarmismo. Rispetto le opinioni di tutti, anche di chi ha posizioni diverse dalle mie rispetto a specifiche problematiche, ma non ammetto di essere accusato da chi non ha competenze rispetto a protocolli e procedure di una emergenza sanitaria critica come quella che stiamo affrontando, da chi parla senza avere neppure sviscerato la normativa anti covid. Premesso che ad oggi nessuna proposta mi è giunta dall’associazione medica “Tommaso Anardi” alla quale ho dato sempre la mia piena disponibilità per un confronto costruttivo sulle problematiche sanitarie del territorio. Ero stato, infatti, proprio io a proporre e programmare un incontro (poi rinviato dall’associazione) con tutti i componenti, per raccogliere inizialmente proposte e suggerimenti. Ritengo del tutto fuori luogo, oltre che scorretto sia dal punto di vista deontologico che umano, l’intervento di un medico del nostro territorio, in un momento in cui c’è grande tensione per un’emergenza oggettivamente difficile da gestire, non solo a livello locale. Una cosa è certa: chi parla, non conoscendo atti, procedure e protocolli, genera solo disorientamento, confondendo ruoli, competenze e normative. Non ho, pertanto, alcuna intenzione di rispondere alle accuse che mi vengono lanciate dal dottor Santonicola, perché prive di qualsiasi rigore logico. C’è da chiedersi, ovviamente, se tale attacco ingiustificato e inopportuno non sia in realtà solo dettato da invidie politiche da parte di chi, nonostante svariate candidature, non è mai stato premiato dall’elettorato pur svolgendo la professione medica da oltre 30 anni, ma questo aspetto sinceramente poco mi importa. Voglio solo precisare al dottor Santonicola che, tra gli incompetenti di cui mi circondo e a cui si riferisce, ho l’onore di avere il dott. Alessandro Arpaia, stimato medico del 118, tutti i giorni in prima linea nella lotta contro il Covid, e la dottoressa Daniela Ugliano, specialista in igiene e stimato medico del dipartimento di prevenzione. Persone che vantano esperienze e competenze nel settore sanitario riconosciute da tutti, eletti più volte e degni rappresentanti della nostra comunità, come il sottoscritto. Polemiche a parte, che poco interessano a chi, come me, è impegnato quotidianamente per cercare di tutelare una comunità minacciata dalla diffusione del Coronavirus, provvederò stesso oggi a trasferire al dipartimento di prevenzione dell’Asl tutte le perplessità manifestate dal presidente dell’Ass. “T. Anardi” relativamente alla distribuzione delle competenze tra medici di base e referenti Asl, per consentire a chi di dovere, a chi ha competenze in materia, di fornire le dovute rassicurazioni. Nel frattempo, lascio agli altri le polemiche, io vado avanti, continuando ad operare nella certezza di agire sempre nell’interesse della mia comunità e scriverò oggi stesso all’Ordine dei Medici di Salerno per segnalare la scorrettezza deontologica del dott. Santonicola”.

 

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