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Vino bianco o rosso di antichissima origine presente nei banchetti dell’antica Roma oggi prodotto nell’area del Massico in provincia di Caserta. Numerose le testimonianze storiche a noi pervenute su questo vino grazie ad autori come Orazio e Cicerone. Esiste rosso, bianco e rosato. Al tempo dei Romani era soltanto rosso e veniva descritto come forte e astringente e necessitava di un lungo invecchiamento per attenuarne la tannicità prorompente.Secondo alcuni può essere considerato la prima DOC della storia. Infatti gli antichi romani, che lo servivano nelle occasioni importanti, erano soliti conservarlo in anfore chiuse da tappimuniti di targhette riportanti il nome del produttore e l’annata.L’origine del Falerno è avvolta nella leggenda: “Bacco, sotto mentite spoglie, chiese ospitalità al vecchio Falerno; commosso dalla sua generosità fece nascere sulla pendici del Monte Massico viti lussureggianti” (Silvio Italico). La Doc è stata istituita nel 1989 è prevedetre tipologie: la prima il Falerno del Massico bianco (100% vitigno falanghina ), la seconda Falerno del Massico rosso prodotto con uvagginelle seguenti percentuali: aglianico 60-80%, piedirosso 20-40%, con l’eventuale aggiunta di barbera e primitivo al 20%, la terza Falerno del Massico rosso primitivo, prodotto con uve del vitigno primitivo sia in purezza che in uvaggio con il 15% di aglianico, piedirosso e barbera.
Alla DOC “Falerno del Massico” è vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa da quelle prevista nel presente disciplinare ivi compresi gli aggettivi: extra, scelto, superiore, fine, selezionato e similari. E’ consentito l’uso di indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati. Sulle bottiglie deve figurare l’annata di produzione delle uve ovviamente veritiera e documentabile.Ottimo l’abbinamento del rosso con salumi e carni di maiale nero o bovine di pregio.La versione bianca si accompagna egregiamente con piatti mare e con la mozzarella di bufala.
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