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Scafati. Raffaele Carotenuto, torna da Londra e diventa modello e attore.

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Raffaele Carotenuto, 26 anni, nativo di Castellammare ma vissuto a Scafati sin da piccolo, aveva lasciato l’Italia per cercare fortuna in Inghilterra. A Londra aveva cominciato anche a lavorare, come cameriere, ma i cartelloni pubblicitari ingliesi lo ha fatto innamorare della moda. Allora è tornato in Italia ed ha iniziato a studiare. Oggi sfila come modello per famosi brand internazionali ed ha partecipato anche come attore in film con Boldi, De Sica e Banderas. Prima di iniziare la carriera artistica era uno studente, diplomato in odontotecnico, in cerca di una sistemazione universitaria…

Raffaele, raccontaci gli inizi. Come nasce la tua passione per la moda?

Dopo il diploma, sentivo che l’ambiente che mi circondava cominciava a diventare troppo stretto, avevo bisogno di evadere. Per questo motivo 6 anni fa decisi di partire per Londra, dove sono rimasto per qualche mese. Era tutto diverso, a partire dai rapporti umani, più freddi e superficiali di quelli a cui ero abituato, ma allo stesso tempo ero circondato da un ambiente in cui tutto si muoveva in fretta. Cominciai a lavorare come cameriere, ma capii ben presto che il mio tempo doveva essere dedicato ad altro. Affascinato dallo stile dei grandi negozi di abbigliamento sparsi per la città, rapito dalle grandi pubblicità raffigurate nelle varie vetrine dei negozi e non solo, decisi di far ritorno in Italia. Ero convinto di intraprendere la carriera da modello, perché ero rimasto folgorato da quei talenti delle pubblicità che esprimevano ed esaltavano, attraverso le espressioni e lo stile, noti marchi di abbigliamento. Mossi i miei primi passi per gioco, per capire se realmente avevo le caratteristiche giuste per questo lavoro, oltre l altezza (requisito fondamentale) subito mi accorsi che vi era un certo feeling. Le foto ebbero un successo inaspettato sia tra i conoscenti ed amici, sia sul web. Qualche mese dopo, tramite un amico, appresi la notizia che di lì a poco c’era un casting per un corso di portamento, bon ton ed immagine all’ Accademia della Moda di Napoli e decisi di partecipare. Inaspettatamente vinsi una piccola borsa studio e iniziai questo percorso partendo dalle basi, come camminare mentre si sfila, come posizionarsi davanti ad una macchina fotografica, creare quindi in questo caso un feeling con il fotografo. Ho imparato tanto in questi anni e grazie ai miei professori di li a poco iniziare a collezionare le mie prime sfilate e pubblicità per noti marchi.

Da lì hai iniziato a fare “carriera”, non solo nella moda. Ma quali le esperienze più importanti?

Sicuramente alcune campagne pubblicitarie per svariate riveste, sia moda che wedding, e noti marchi (Levi’s, Harmont & Blaine, Furstenberg ecc.) Oltre a tante sfilate per marchi e sartorie che rappresentano il Made in Italy anche in Campania. Attualmente il mio lavoro mi ha permesso anche di entrar a far parte, da qualche anno, nel settore cinematografico e anche qui ho partecipato ad alcune esperienze significative e importanti, sia dal profilo curricolare che morale. Collaborazioni con serie televisive e film di spessore sia nel ruolo di comparsa che figurazione speciale. La più importante, seppur con un ruolo del tutto marginale, è stata la collaborazione nel film “The Music of Silence”. In questo film ho avuto modo di vedere uno dei più importanti registi britannici come Michael Radford (regista del film “Il postino” con Massimo Troisi) e di conoscere e osservare il suo modo di lavorare.

Credi che questa sia la tua strada definitiva? Quali sono i tuoi sogni?

Non credo sia il mio lavoro definitivo anche perché purtroppo ha una durata limitata nel tempo. Ma in questi anni sto coltivando un percorso parallelo di studi ,università, che mi permetterà comunque di rimanere in questo ambito però sotto un’altra veste. Sto quasi terminando gli studi in Scienze della Comunicazione che mi stanno permettendo di approfondire questo settore dal punto di vista sia aziendale, sia pubblicitario che di marketing, che contraddistingue questo settore. Il mio sogno è di aprire un brand di abbigliamento.

Cosa pensi, infine, della città nella quale sei cresciuto?

Scafati è la città dove sono cresciuto, dove ho famiglia e amici. Mi ha aiutato nella mia crescita personale ma penso che come in ogni città, come nella vita del resto,ci sia sempre da migliorare,ma sono fiducioso perché ha tanti giovani vogliosi di emergere, sia a livello sociale che lavorativo.

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