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SCUOLA MEDIA M. D’UNGHERIA SALUTA PRESIDE FORMISANO: “CI MANCHERAI”

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Ecco il messaggio rivolto al Preside Formisano.
“Quella calda miriade di oggetti – che fa sentire la vita d’ogni giorno, provvisoria e caotica ma indistruttibile nel suo appassionato fluire (…). E’ la casa dell’Ebreo della diaspora, il quale non ha patria, ma ha una patria nel cuore, che porta sempre con sé e che niente può annientare (…), quando lo vedono partire e gli chiedono se vada lontano, risponde talmudicamente con una domanda ossia chiede a sua volta: <<Lontano da dove?>>, perché da una parte egli è sempre e dovunque lontano, ma dall’altra non è mai lontano dal suo centro di valori”
Caro Preside, (ci lasci passare la vecchia dicitura, per noi più calorosa, meno asettica e aziendalista) abbiamo deciso di dirle “arrivederci” con questo splendido passo di Claudio Magris per una serie di motivi: un po’ perché la nostra “vita” di persone di scuola ci vede sempre più spesso itineranti, a volte per obbligo a volte per scelta, un po’ perché questo brano racchiude in sé l’immanenza dei sentimenti e dei valori che un docente sa ben custodire e disvelare ai suoi allievi.
Si arriva in una scuola, si semina amore, si regalano sorrisi, si lavora duro, si cerca di condividere un percorso e poi, inevitabilmente, si prendono altre destinazioni, perché il cambiamento fa parte della crescita e della maturazione di ognuno di noi.
Lei tra qualche giorno siederà dietro un’altra scrivania, avrà altri compagni di viaggio, ma a noi resteranno i traguardi raggiunti, la fiducia che ci ha infuso, la caparbietà nel credere che ogni sogno può diventare possibile e spesso è accaduto.
Ai suoi alunni, Caro Preside, resterà l’esempio di gentilezza e accoglienza, di cultura e amore, per il proprio lavoro e soprattutto per il futuro di centinaia di cittadini di dopodomani di cui ha incontrato lo sguardo.
Mancherà a tutti noi il progettare “in grande” a cui tanto tiene e “in quella stanza di Schönberg, maestro e creatore di dissonanze, si avverte l’impronta dell’armonia, di un uomo vissuto nell’armonia.”

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