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“DIFENDERE LA FAMIGLIA NATURALE”, MARIO ADINOLFI SARA’ A SCAFATI.

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Si terrà il prossimo 23 Giugno alle ore 19.00 in piazza Vittorio Veneto, organizzato dalla parrocchia Santa Maria delle Vergini, l’evento dal titolo “La famiglia: Risorsa del futuro” con l’ospite speciale Mario Adinolfi (giornalista, politico e fondatore del Popolo della Famiglia).

Sull’evento è intervenuto il parroco Don Giovanni De Riggi: “Il bene della famiglia è decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa” e “la famiglia è un bene da cui la società non può prescindere, ma ha bisogno di essere protetta, …soprattutto nel contesto attuale dove solitamente occupa poco spazio nei progetti politici” così papa Francesco afferma nell’Amoris laetitia e così impariamo a vedere e a pensare la famiglia non come problema ma come risorsa, come possibilità di crescita personale e sociale. Questo è il motivo che ci ha spinti a proporre un incontro pubblico su questo tema non affatto scontato ma necessario, fondamentale, perché dalla famiglia può venire un significativo sviluppo sociale. Perciò la famiglia come risorsa perché partendo da essa si possono trovare soluzioni sociali, educative, politiche, economiche. Non si può costruire una città se non a partire dalla famiglia, per questo importante è anche il luogo dove si svolgerà l’incontro: la piazza. Ci si auspica che possa essere l’agorà di una città fatta da famiglie che si riappropriano sempre più della bellezza del loro essere, del patrimonio di cui sono depositari per essere protagonisti di una nuova stagione culturale, civica, e politica. La scelta di Mario Adinolfi ci è sembrata quanto mai opportuna perché come parlamentare, giornalista, scrittore ha dato prova di essere addentrato nelle dinamiche della dimensione familiare. Sono sicuro che il suo intervento ci aiuterà non poco a fare ulteriore chiarezza, a comprendere quanto sia necessaria la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio che svolge una funzione sociale piena avendo assunto un impegno stabile e rendendo possibile la fecondità”.

Secondo quanto riporta Wikipedia, Mario Adinolfi il 23 giugno 2016 decise di lasciare la piattaforma di Facebook a causa delle molte segnalazioni fatte dagli utenti della piattaforma che hanno portato al blocco (ma non al ban) del suo account per molto tempo. Le segnalazioni scaturirono dopo la strage di Orlando del 12 giugno 2016 (che portò a 49 morti della comunità LGBT), quando molti utenti fecero notare, su internet, l’incoerenza tra un tweet nel quale Mario Adinolfi si rammaricava per la strage e condannava l’atto di violenza, rispetto a un post che lo stesso Adinolfi, mesi prima, aveva pubblicato su facebook (sul suo profilo) in cui invitava a «prendere i fucili» nei confronti della legge Cirinnà (legge riguardanti le unioni civili in Italia). Mario Adinolfi per il suo abbandono da facebook diede anche la colpa a un forte “stalking” che avrebbe subito da persone non identificate, a causa delle sua attività sui social network e non solo.

Tra le varie posizioni prese da Adinolfi nei confronti dei gay, c’è quella sulla scelta del programma “Ballando con le Stelle”. Quest’anno nel cast, infatti, anche il costumista Rai e capo-tutor di “Detto Fatto” Giovanni Ciacci che si è esibito con il ballerino professionista Raimondo Todaro. Si tratta della prima coppia di uomini a calcare il palco di “Ballando”. Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della famiglia, in una lettera inviata anche alla sede Rai della Basilicata, avrebbe espresso il suo disappunto: “È un’operazione vergognosa per attirare l’attenzione sul programma. In prima serata davanti alla tv ci sono i bambini. Quella di Ballando è un’operazione ideologica che vuole rappresentare come naturale ciò che naturale non è. È solo una tassa ideologica pagata alla lobby Lgbt“. E per concludere: “Sono sposato con una romagnola e in balera mai visti due uomini ballare, conosco il mondo dei tornei di ballo fino ai livelli internazionali e non sono ammesse coppie di soli uomini”.

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